venerdì 26 febbraio 2010

Daniele Borioli interviene a proposito del colpo di mano della maggioranza

Approvato dal senato con 134 a favore, 99 contrari e 4 astenuti il decreto che taglia i contributi alle emittenti radiotelevisive. Salvati i giornali di partito. A rischio non solo la pluralità di informazione ma anche decine di posti di lavoro.

Bavaglio all'informazione radiotelevisiva italiana. Il decreto mille proroghe è legge. Tagliati i contributi all'editoria a radio e tv, ripristinati invece quelli a giornali di partito, cooperative vere o presunte dei giornalisti, testate no profit. L'informazione nel nostro paese è da oggi ancora meno libera. L'approvazione ha avuto l'appoggio incondizionato della maggioranza, nonostante solo questa mattina fosse stata promessa una modifica in senso contrario da parte del viceministro Paolo Romani. A rischio posti di lavoro, ma soprattutto l'informazione nel nostro paese.

"Sostengo ovviamente il grido d'allarme contro un'atto che intende mettere a tacere una rete di preziosa informazione locale e rappresenta un gravissimo attacco alla professionalità e al lavoro di migliaia di giornalisti che in questi anni hanno alimentato la realtà dell'emittenza locale garantendo un sistema capillare di informazione da e per il territorio. Forse questo governo vuole ridurre il prezioso patrimonio delle tv locali a televendite e liscio, annullando del tutto la filiera dell'informazione che si è radicata in questi anni. E' l'ennesima prova di come ancora una volta questo governo parli di federalismo quando conviene, ma si comporti poi all'opposto penalizzando le realta' locali e il sistema informativo che esse sono in grado di garantire." DANIELE BORIOLI

Aprono i comitati per Borioli

Saranno aperti tutti i giorni, a partire da domani, i comitato elettorali di Daniele Borioli, candidato per il PD alle regionali del prossimo 28 e 29 marzo per Bresso presidente.

Il comitato di Valenza è in via Lega Lombarda 12 e sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Quello di Alessandria, nella storica sede del Cinema Moderno, in piazzetta della Lega, sarà aperto tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19.

Qui cittadini potranno ricevere informazioni, trovare materiale informativo e lasciare le proprie proposte per il futuro del Piemonte e dell’alessandrino.

“Ho 53 anni – ha dichiarato Borioli – da tempo ho dedicato il mio impegno e il mio lavoro al mio territorio e voglio continuare a lavorare per la mia terra insieme a Mercedes Bresso per rendere il Piemonte più competitivo, più equo e sicuro per tutti”.

Nato ad Alessandria l’8 maggio del 1957, Daniele Borioli è cresciuto e vive a Valenza insieme alla moglie Maria Grazia. Assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture della Giunta Bresso ha cominciato la sua carriera politica presto, ai tempi della scuola. Ma solo alla fine degli anni ottanta ha aderito a un partito, iniziando nel 1990 la sua esperienza amministrativa in consiglio provinciale.

Nel 1995 è diventato vicepresidente della giunta provinciale guidata da Fabrizio Palenzona, e come assessore ai lavori pubblici ha condotto l’opera di ricostruzione dopo la tragica alluvione del 1994.

“Dieci anni di esperienza in Provincia – spiega - mi hanno permesso di conoscere il mio territorio, di vederne i pregi e le potenzialità, di individuarne le debolezze e di pensare al suo futuro con uno sguardo d’insieme. Quello che ci vuole per fare davvero di Alessandria una provincia d’Europa. Questo sguardo ho cercato di portarlo con me, nei miei cinque anni al governo della Regione, dal 2005 ad oggi. Essere alessandrino, vivere in un territorio abituato a pensarsi come crocevia del mondo, mi ha aiutato a vedere il Piemonte come un grande territorio capace di unire energie, uomini e idee molto oltre i propri confini”.

Le nostre priorità

La casa è un diritto fondamentale di tutti. L'impegno a realizzare nuove case di edilizia popolare e convenzionata e a mantenere il decoro del patrimonio già esistente è, perciò, una questione di primaria importanza. Come Regione Piemonte abbiamo fatto uno sforzo notevole per aiutare le famiglie e i giovani piemontesi ad avere una casa.

Abbiamo varato un piano di edilizia del valore di oltre 750 milioni di euro per tutto il Piemonte, che produrrà 10.000 nuovi alloggi entro il 2012. Il piano complessivo è realizzato in più programmi, due dei quali già in corso di realizzazione.

Nella provincia di Alessandria sono circa 850 i nuovi alloggi che saranno pronti entro il 2012 per un investimento totale di oltre 76 milioni di euro.

Sono convinto che il diritto alla casa debba essere uno dei cardini della nostra società, soprattutto in un momento di profonda crisi economica e sociale come quello che il paese sta attraversando. Casa significa sicurezza per la famiglia, per i giovani che vogliono costruirne una e per gli anziani. Per questo abbiamo investito su un piano per la realizzazione di alloggi convenzionati assicurando così a tutti un luogo sicuro da chiamare casa.

In particolare nell’alessandrino il programma prevede la costruzione degli alloggi nei comuni centro zona e in vari altri comuni, secondo un piano così articolato:

- Contratti di quartiere: 18 milioni di euro per 143 alloggi

- Piano casa I° biennio: 30 milioni di euro per 425 alloggi

- Piano casa II° biennio: 28 milioni di euro per 287 alloggi

Intendiamo, inoltre, nei prossimi anni, destinare più risorse alla manutenzione straordinaria e all’adeguamento del patrimonio già esistente, perché diritto alla casa vuol dire fare nuovi alloggi per chi non li ha, ma anche garantire condizioni decorose a chi la casa ce l’ha già.

Il mio lavoro per la mia terra

Abbiamo alle spalle un anno difficile, durante il quale abbiamo vissuto una crisi che ha picchiato duro su moltissime imprese e su migliaia di lavoratori.
La Regione Piemonte è stata in prima linea a difesa delle fasce sociali più esposte; ha finanziato la cassa integrazione e difeso il tessuto produttivo della piccole e medie imprese, sostenendo e assicurando il credito su tutto il territorio e anche in provincia di Alessandria.

Pur nelle difficoltà abbiamo però voluto guardare oltre la tempesta che ci ha colpito, investendo perché il Piemonte e i Piemontesi si trovino pronti, quando l'onda più violenta della crisi sarà passata, ad affrontare la ripresa con rinnovato slancio. Uno slancio al quale questo territorio potrà dare la spinta decisiva. Anche a partire dalla sua strategica collocazione geografica.

Come assessore regionale, e come alessandrino, ho lavorato per dare concretezza a queste potenzialità. Portando con me la dote indispensabile per un Piemonte che guarda avanti, con passione.

Daniele Borioli

Chi sono

Sono nato ad Alessandria l’8 maggio 1957. E sono cresciuto a Valenza, la città degli orefici, dove tuttora vivo. Mia moglie, Maria Grazia, fa con grande passione e intelligenza un lavoro importante: l’insegnante elementare.

Dalla mia famiglia e dalla mia città ho imparato il valore del lavoro, nel quale si esprimono le capacità e la dignità della persona. E, insieme, l’importanza di quello spirito solidale che ha permesso alla nostra comunità di crescere, accogliendo e integrando chi nel corso del tempo è arrivato tra noi alla ricerca di una vita migliore.

Ho coltivato a lungo la passione per la storiografia, prima come studente e poi come ricercatore e pubblicista. In particolare, concentrando il mio lavoro sulla storia dell’Italia tra il fascismo e la resistenza.

Il mio impegno politico è cominciato presto, ai tempi della scuola. Ma solo alla fine degli anni ottanta ho aderito a un partito, iniziando nel 1990 la mia esperienza amministrativa in consiglio provinciale.

Nel 1995 sono diventato vicepresidente della giunta provinciale guidata da Fabrizio Palenzona, e come assessore ai lavori pubblici ho condotto l’opera di ricostruzione dopo la tragica alluvione del 1994.

Dieci anni di esperienza in Provincia mi hanno permesso di conoscere il mio territorio, di vederne i pregi e le potenzialità, di individuarne le debolezze e di pensare al suo futuro con sguardo alto. Quello che ci vuole per fare davvero di Alessandria una provincia d’Europa.

Questo sguardo ho cercato di portarlo con me, nei miei cinque anni al governo della Regione, dal 2005 ad oggi. Essere alessandrino, essere abituato a pensarsi come crocevia del mondo, mi ha aiutato a vedere il Piemonte come un grande territorio capace di unire energie, uomini e idee molto oltre i propri confini.

Naturalmente, coltivo anche altri interessi. Il cinema, mio grande amore da sempre. La musica, classica e rock (tutto!). La lettura, i gialli recente passione, la memorialistica e la narrativa legate alla vicenda della shoah. E lo sport, sempre più visto e meno praticato, con l’inesorabile passare degli anni.