mercoledì 24 marzo 2010

Gare ferroviarie: da Bresso la garanzia che saranno tutelati i lavoratori

Oggi la presidente Bresso ha preso la parola direttamente, con una pagina sui giornali, per rassicurare i lavoratori del settore ferroviario circa la salvaguardia dei livelli occupazionali, diritti e salari, relativamente all’avvio delle gare per il servizio ferroviario regionale. Questo il testo della presidente:

I lavoratori del settore ferroviario temono che la scelta di mandare a gara il servizio regionale, rompendo anni di monopolio, metta in discussione i loro diritti e gli attuali livelli occupazionali.

In queste ore è in corso uno sciopero del settore, che non ci coinvolge direttamente, ma che mi spinge a sgombrare il campo da possibili equivoci e strumentalizzazioni.

Il capitolato di gara, inviato in questi giorni alle aziende che avevano espresso le manifestazioni di interesse, contiene la clausola sociale. Tale clausola, frutto della trattativa condotta dall’assessore Daniele Borioli in questi mesi, garantisce elementi sostanziali a tutela dei lavoratori.

In particolare, l’impresa affidataria:

  • Dovrà assumere tutto il personale dipendente dell’attuale azienda occupato nei servizi a gara
  • Dovrà assicurare l’applicazione del contratto nazionale delle attività ferroviarie e dell’accordo di confluenza del 2003
  • Dovrà mantenere l’inquadramento contrattuale e il trattamento economico goduto in Trenitalia al momento dell’eventuale subentro

E’ inoltre previsto che l’impresa attuale, unitamente al TFR, liquidi ai dipendenti ferie, permessi e altre competenze relative al rapporto di lavoro intercorso.

Per quanto riguarda i lavoratori di Trenitalia oggi impiegati nella manutenzione e quelli dei servizi accessori, appaltati a ditte esterne, la Regione individuerà con i nuovi gestori i meccanismi per garantirne prioritariamente l’occupazione.

Al fine di garantire la piena efficienza del sistema, tutelando i diritti e lo sviluppo del lavoro ferroviario, la Regione ha approvato l’attivazione di una cabina di regia che governi i processi d’integrazione tra i servizi di volta in volta mandati a gara e quelli ancora gestiti per affidamento diretto. Ciò fino al completamento del processo di liberalizzazione.

La scelta di mandare a gara il servizio ferroviario porta il Piemonte all’avanguardia in Italia, tutela i soldi pubblici e i diritti di chi ogni giorno prende il treno. Inoltre, punta a riqualificare un settore che anni di monopolio e scelte sbagliate hanno depauperato, creando condizioni difficili per gli stessi lavoratori.

E’ una scelta che non attacca il lavoro dei ferrovieri: anzi, intende ridargli valore. Perché un servizio ferroviario che fa utili e si sviluppa. E noi vogliamo aziende sane, che offrano servizi di qualità e capaci di crescere nel fatturato e nell’offerta di lavoro.

lunedì 22 marzo 2010

Incontro in regione per la niga calze: altri 6 mesi di cig

Borioli: “Lavoratori garantiti per altri 6 mesi. Ma ora si pensi a nuova soluzione industriale”

Accordo oggi pomeriggio a Torino per la Niga Calze di Tortona. I 30 lavoratori attualmente occupati potranno beneficiare per altri 6 mesi, a partire dal 3 di aprile, della cassa integrazione. Allo scadere di questo periodo la cassa ordinaria non potrà essere ulteriormente prorogata, ma potrà essere attivata la procedura per la cassa integrazione in deroga. “Mi pare una notizia confortante– commenta l’assessore regionale Daniele Borioli - che certo non risolve i problemi in maniera soddisfacente i problemi dei lavoratori, ma almeno garantisce loro un salario per i prossimi 6 mesi. Proprio nei giorni scorsi ho incontrato personalmente alcune delle lavoratrici dell’azienda insieme alla Presidente Mercedes Bresso. In quell’occasione ci eravamo presi l’impegni di portare a casa l’accordo di oggi. Ovviamente ora si tratta di lavorare per individuare una nuova iniziativa imprenditoriale capace di far ripartire l’azienda e di dare speranza e futuro ai lavoratori. La fabbrica è infatti ancora attrezzata per la produzione e i macchinari per la lavorazione e la confezione delle calze sono ancora perfettamente funzionanti”.


La Niga Calze è attiva a Tortona dal 1960, con una rete di vendita in tutt'Italia. Un anno fa, il fallimento, con la presentazione dei libri in tribunale e l’attivazione della procedura di concordato preventivo. Per i lavoratori era stata attivata la cassa integrazione per un anno, con scadenza appunto alla fine di questo mese.

venerdì 19 marzo 2010

La regione per i 190 comuni dell'alessandrino

Sono online sul mio sito – www.danieleborioli.it - i contributi che la Regione Piemonte ha destinato ai 190 comuni dell'alessandrino dal 2005 a oggi.
Nella sezione "La Regione per il tuo Comune" ogni cittadino può accedere alla pagina del proprio comune e scoprire come, negli ultimi 5 anni, la giunta regionale guidata da Mercedes Bresso ha sostenuto le attività e aiutato le famiglie del suo paese.
Un'operazione trasparenza che mette a disposizione dei cittadini quello che la Regione ha concretamente fatto per migliorare la vita delle persone. Le Regioni sono spesso percepite dai cittadini come enti lontani, rispetto ad esempio all'amministrazione comunale, che è radicata sul territorio, o rispetto al Governo, che entra nelle case tutte le sere attraverso la tv. Perché accanto ai grandi interventi che abbiamo messo in campo, come l'eliminazione del ticket per i redditi sotto i 36 mila euro, il sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro e il finanziamento della cassa integrazione, abbiamo stanziato centinaia di milioni di euro grazie ai quali enti come Comuni, ASL, associazioni culturali e sportive, consorzi socio assistenziali, ecc. hanno potuto fornire i propri servizi e stare vicino ai cittadini.
In questi anni il governo regionale ha infatti sostenuto il ruolo delle amministrazioni locali mettendo a disposizione dei comuni risorse ingenti per la manutenzione di strade, edifici scolastici e comunali, investendo per valorizzare il patrimonio storico e architettonico, realizzando nidi e strutture per gli anziani. Ha finanziato progetti culturali e di aggregazione, strutture polifunzionali e sportive a servizio dei cittadini.

giovedì 18 marzo 2010

Avanti Piemonte!

PRESTAZIONI SANITARIE:

GUARDA IL VIDEO!

CON LE FAMIGLIE:


PIANO CASA:


SERVIZI FERROVIARI:

mercoledì 17 marzo 2010

Modello francese per i cantieri del terzo valico

Un modello di "sfruttamento dei cantieri" che consente di creare occasioni di sviluppo per i territori interessati da grandi opere, anche durante le fasi di cantiere. Lo propone Daniele Borioli, assessore ai trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte e candidato alle elezioni regionali di fine marzo per il partito democratico, dalle colonne del Piccolo in edicola questa mattina. “Il Terzo Valico sarà il motore del futuro sistema logistico piemontese- spiega Borioli - Per questo dobbiamo lavorare affinché le opportunità di lavoro innescate da questa grande opera restino sul territorio, perché le imprese dell’indotto e tutti gli operatori siano preparati per sfruttare al meglio questa opportunità”.

In quello che viene definito il “modello francese” infatti le imprese e le istituzioni del territorio si organizzano con corsi di formazione mirati a creare figure specializzate in modo che i grandi raggruppamenti trovino conveniente rivolgersi a loro quando i cantieri iniziano.

E poi c’è cantiere e cantiere: troppo sovente il cantiere è una spianata recintata su cui si mettono dei container in cui vivono, per qualche anno, gli operai che mangiano in un refettorio provvisorio e in un complessivo regime di extraterritorialità rispetto al territorio circostante e al suo tessuto economico-commerciale. Il modello francese, che si sta perseguendo anche per la Torino-Lione, prevede invece di fare il censimento degli immobili vuoti, dei contenitori abbandonati, del patrimonio edilizio in disuso; di recuperarli e restaurarli per farli diventare, per gli anni del cantiere, la residenza degli operai e che, a fine lavori, vengono poi riconsegnati, riqualificati, come patrimonio della collettività.

Analogamente, la tradizionale cucina da campo del cantiere, si può sostituire con una convenzione con tutto il sistema della ristorazione del territorio, creando un beneficio per le attività commerciali e favorendo un’integrazione delle maestranze con la popolazione.

Per quanto riguarda gli appalti è evidente che le gare per l’aggiudicazione delle opere non possono essere fatte in altro modo che nel rispetto delle direttive europee sulla libera concorrenza, quindi vince il migliore ovvero l’offerta economicamente più vantaggiosa. Tuttavia, le ricadute per il sistema delle imprese sono assai diverse se lasciate solo alla spontaneità del mercato, o se , nel rispetto del mercato, si creano le condizioni perché il territorio possa offrire prestazioni in subappalto e/o prestazioni specialistiche basate su di una preventiva e lungimirante attività di preparazione a ciò che effettivamente sarà necessario per l’esecuzione di quelle opere.

Lo stesso discorso può essere fatto per la manodopera a tutti i livelli: da quello delle specializzazioni tecnico-progettuali fino alle maestranze per le varie tipologie di lavoro. A questo proposito, l’offerta sul mercato del lavoro locale di competenze mirate messe a punto attraverso corsi di formazione accelerati, può essere l’elemento che fa la differenza e che genera convenienze oggettive per l’imprenditoria di grande scala, che trova profittevole avvalersi di competenze adeguate reperibili in loco senza supplementari problemi di residenza e di integrazione con il tessuto sociale locale.

“Ciò che mi preme sottolineare – precisa Borioli - è che l’esperienza francese è passata al vaglio di Bruxelles e la Demarche Grand Chantier è ritenuta compatibile con le direttive europee nei vari campi che tutelano la concorrenza; questo modello, quindi, è sicuramente esportabile in Italia e si stanno costruendo le condizioni di praticabilità nel caso della Torino-Lione, non sussistono perciò ragioni per non prevederne l’estensione anche al Terzo Valico”.

I numeri parlano chiaro: i modelli elaborati dalla Francia , in base a questo impianto di lavoro, sulla fase di picco del cantiere per la Torino Lione parlano di circa 4800 occupati sul lato francese e 2800 in Italia. Rispetto agli spazi abitativi è stato stimato che saranno circa 1100 le persone che dovrebbero arrivare nella zona dei cantieri come singoli, più 350 con le famiglie. “Numeri che hanno altissime potenzialità di ricadute positive in termini di occupazione e sviluppo del territorio se pensiamo che, nel caso di Rhone Alpes, ben l’86% delle imprese coinvolte nei lavori sono aziende locali e che si sono registrate ricadute sul territorio pari al 47% del totale dell’intervento. Un’opportunità che, per il bene del futuro del nostro territorio, possiamo, vogliamo e dobbiamo cogliere”.

martedì 16 marzo 2010

La Margherita d'oro 2010 a Daniele Borioli

L’assessore ha ricevuto il prestigioso premio dell’Associazione albergatori e ristoratori Val Borbera e Spinti

Ieri sera, lunedì 15 marzo, durante la presentazione della XXXII edizione del Tour gastronomico delle valli Borbera e Spinti presso il Mulino Lounge & Dinner di Borghetto Borbera, l’assessore regionale, Daniele Borioli, ha ricevuti la “Margherita d’oro 2010”. Il riconoscimento viene assegnato dall’Associazione albergatori e ristoratori Val Borbera e Spinti a chi, con il proprio operato, sostiene e aiuta lo sviluppo e la crescita della valle.

“Sono molto onorato di ricevere questo premio – ha dichiarato Borioli - soprattutto perché viene dalla mia terra ed è il riconoscimento del lavoro fatto in questi anni. Un lavoro in cui voglio continuare a impegnarmi per valorizzazione il nostro territorio e il grande bacino di prodotti ed eccellenze di cui disponiamo”. E’ con questo obiettivo che la Regione, insieme alla Provincia di Alessandria, ha recentemente siglato l’Accordo di Programma per la realizzazione del “Progetto Appennino Piemontese”. Un progetto che vuole sviluppare e valorizzare gli ambiti territoriali, i prodotti e le attività sul territorio delle cinque Comunità Montane che avevano già sottoscritto un’intesa in questa direzione a metà gennaio: Comunità Montane Valli Curone Grue e Ossona, Val Borbera e Valle Spinti, Alta Val Lemme e Alto Ovadese, Suol D’Aleramo (attualmente accorpate in due: la Comunità Val Borbera, Valli Curone Grue e Ossona e la Comunità Alta Valle Orba, Alto Ovadese e Suol D’Aleramo), più la Comunità Montana della Langa Astigiana e Val Bormida. Un progetto che vale 100 mila euro (60 mila Regione Piemonte e 47.300 Comunità Montane) la cui regia è affidata alla Provincia di Alessandria: “In questi anni abbiamo investito quasi 12 milioni di euro per promuovere e sostenere il turismo nell’alessandrino, arrivando a circa 600 mila presenze annue con un aumento del 31% rispetto al 2000. Ora con questo progetto – prosegue Borioli – intendiamo dare piena visibilità agli interventi per delineare una specifica identità montana appenninica, che, se adeguatamente sviluppata e supportata, può diventare elemento di forza e traino a livello regionale e nazionale”.

Il XXXII Tour gastronomico è dedicato alla scoperta del "perché Monna Lisa sorride", un percorso gastronomico e turistico che svelerà il legame del territorio con Leonardo da Vinci e il banchetto di nozze della sua modella per la Gioconda. Un vero e proprio mistero da svelare percorrendo la storia del Gusto dal 1489 verso l'Expo 2015 di Milano.

Ospite di eccezione della serata, Cristiano Militello di Striscia la Notizia in veste di "tifoso della buona tavola". Il premio “Margherita d’oro 2010 è stato consegnato al termine della serata dopo il saluto delle autorità e alcuni brevi interventi sul tema del "turismo enogastronomico nei prossimi 5 anni", moderati dal giornalista Luciano Asborno.

venerdì 12 marzo 2010

Le bugie sul trasporto ferroviario di Molinari, candidato della Lega Nord alle elezioni regionali

Il candidato della Lega nord Riccardo Molinari ha diffuso in questi giorni un volantino sul servizio ferroviario in Piemonte zeppo di bugie e false informazioni:

  1. la “cancellazione del traffico” sulle linee Novi-Tortona e Asti-Casale-Mortara, così come il meccanismo dei bus sostitutivi, era già cosa abbondantemente fatta dalla precedente giunta di destra, guidata da Enzo Ghigo e con Roberto Cota, attuale sfidante di Mercedes Bresso, Presidente del consiglio regionale.
  2. La giunta Bresso ha stanziato 5 milioni di euro per elettrificare, dopo 150 anni e dopo 10 anni di governo regionale della destra, la linea Casale-Vercelli, proprio per potenziare i collegamenti tra i poli universitari del Piemonte orientale.
  3. Il dirottamento verso altre regioni di materiale ferroviario da parte di Trenitalia è un fenomeno ampiamente praticato dall’azienda sia in un senso sia nell’altro e fa parte proprio di quella valutazione di “inaffidabilità del monopolista” che ci ha spinto a procedere con le gare: ciò detto i dati forniti da Molinari sono del tutto infondati e inattendibili.
  4. I Minuetto sono stati ordinati dalla giunta Ghigo, ma pagati dalla giunta Bresso, giacchè secondo una prassi assai diffusa all’epoca di Cota presidente del consiglio regionale, la giunta di destra assumeva impegni senza alcuna copertura finanziaria. Quanto all’elogio del Minuetto occorre evidenziare al disinformato candidato che la partita dei Minuetto ordinata dalla giunta Ghigo, ha mostrato un sacco di problemi al punto che una quarantina di treni pressoché nuovi sono stati forzatamente ritirati per quasi un anno dalla circolazione per essere sottoposti a un reset che li rendesse almeno minimamente affidabili. Inoltre il Minuetto è un treno che non si adatta a tutte le linee e ai climi rigidi (climi che gli esponenti della Lega Nord dovrebbero conoscere e amare).
  5. I problemi di Alessandria smistamento sono esattamente il frutto dell’atteggiamento “centralista-monopolistico” dell’azienda di Stato di cui i “federalistissimi” a parole Roberto Cota & CO. sono diventati i più strenui paladini. E’ infatti responsabilità del gruppo FS l’allontanamento dall’area smistamento di quelle attività che vi si erano insediate per iniziativa di altri gruppi ferroviari.
  6. Lo sproloquio sul rapporto tra pulizia dei treni e cultura dell’accoglienza dimostra un pietoso stato di confusione culturale: i treni sono sporchi perché funzionano male gli appalti delle pulizie interamente gestiti da Trenitalia su input del governo nazionale; per gli atti di vandalismo, in gran parte compiuti da italianissimi ultras e appartenenti a bande giovanili e, in parte, certo, anche a quelle forme di criminalità che la Lega ormai da anni al Governo, nonostante le varie strombazzate leggi Bossi-Fini, Maroni, ecc, non riesce minimamente a contenere.

Aggiungiamo a tutto ciò che da ormai due anni colui che oggi si candida a guidare il Piemonte è presidente del gruppo parlamentare della Lega, elemento essenziale di un governo che in realtà non ha stanziato neanche un euro sul trasporto ferroviario locale tant’è che nessuna delle Regioni, neppure quelle “buone”, ha mai visto un soldo dei 430 milioni di euro aggiuntivi promessi nella manovra finanziaria che risale ormai a un anno e mezzo fa.

Delle tanto proclamate commesse da 2 miliardi di euro per nuovi treni per il trasporto regionale poi, è difficile trovare se non qualche insignificante e minima traccia.

Con quali credenziali Cota dunque si presenta a garantire un servizio migliore per i pendolari piemontesi.

mercoledì 10 marzo 2010

Tangenzialina NOVI-POZZOLO: il progetto presentato ai cittadini

Presentato, mercoledì sera a Pozzolo, il progetto per la nuova tangenzialina verso Novi Ligure. Presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture, Daniele Borioli, l’assessore provinciale ai Trasporti, Graziano Moro e gli amministratori locali.

Un intervento che vale circa 38 milioni di euro per uno sviluppo totale di circa 9 chilometri e per il quale è stato sottoscritto lo scorso 4 marzo un protocollo di intesa tra Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comuni di Novi Ligure e Pozzolo Formigaro, finalizzato alla redazione dello studio di fattibilità del ridisegno dei collegamenti tra Novi Ligure e Pozzolo Formigaro.

Lo studio dovrà integrare il progetto della variante di Novi-Pozzolo, già redatto dalla Provincia, con due nuove opere che consentiranno di connettere e potenziare i collegamenti stradali tra i due poli strategici di Rivalta Scrivia e di Novi Ligure – San Bovo. In particolare:

  • il collegamento tra la variante alla SP 35bis“dei Giovi di Serravalle” con la SP 154 “Bosco Marengo Novi” mediante l’adeguamento delle strade comunali via Castelgazzo e strada Pagnoletta e la realizzazione di un sottopasso sotto la linea ferroviaria Torino-Genova;
  • il collegamento tra la variante alla SP 35 bis con la SP 211 in direzione Tortona;

“In questo modo – ha sottolineato Borioli - la Regione dà concretezza a un ridisegno del territorio atteso da tempo: non si tratta solo di migliorare la viabilità della zona, ma di strutturare un servizio organico a servizio delle aree logistiche e industriali, collegando lo scalo di Novi San Bovo a Rivalta Scrivia. Questo consentirà di attivare nuovi cantieri sul territorio che significano sviluppo ma anche centinaia di posti di

lavoro e creerà anche più favorevoli condizioni per l’insediamento di nuove attività industriali e produttive”.

L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo collegamento tra la strada provinciale 35bis e la nuova zona industriale di Novi Ligure attraverso un’interconnessione che avrà ricadute positive non solo sulla viabilità locale ma anche extra-comunale, interconnettendosi, inoltre, anche con la strada provinciale 154 verso Novi Ligure e con la strada provinciale 211 “della Lomellina” verso Tortona a nord di Pozzolo.

Nel tratto all’interno del Comune di Novi Ligure, i lavori vedranno la sistemazione della strada comunale di Castelgazzo tra la rotatoria sulla S.P. 154 e l’imbocco del nuovo sottopasso, che collegherà l’area industriale attraversando la linea Torino – Genova, sostituendo gli attuali due sottopassi ferroviari lungo la strada. Al termine del sottopasso verrà realizzata una rotatoria di accesso allo scalo merci di San Bovo e alle strutture della nuova area logistica in progetto, con conseguente adeguamento della strada comunale Pagnoletta tra la rotonda e il confine del territorio comunale di Pozzolo Formigaro.

All’interno dell’abitato di Pozzolo, poi, verrà realizzata una nuova rotatoria del diametro di circa 60 metri, in prossimità dell’esistente Cascina Pagnoletta, con funzione di smistamento e collegamento alla nuova variante.

Il tracciato proseguirà connettendosi con alla SP 35 bis verso sud-est in direzione Novi Ligure-Serravalle Scrivia e verso nord in direzione Alessandria e procederà poi fino ad agganciarsi alla SP 211 verso Tortona.

“Questo intervento – ha spiegato Borioli – consentirà il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, aumentando le condizioni di sicurezza, velocizzando i collegamenti e liberando i centri abitati dal traffico ma, soprattutto, sarà un incentivo allo sviluppo logistico-industriale di questa zona”.

lunedì 8 marzo 2010

Inaugurato il nuovo comitato ad Alessandria

Inaugurato sabato pomeriggio il comitato elettorale di Daniele Borioli ad Alessandria. Situato nel centro della città, in piazzetta della Lega, nella storica sede del Cinema Moderno, è aperto tutti i giorni dalle 16 alle 19.

Dopo aver aperto diverse sedi su tutto il territorio provinciale, il candidato al consiglio regionale Daniele Borioli ha inaugurato anche la sede alessandrina, alla presenza di un centinaio di persone.

Un’ulteriore occasione per i cittadini di poter consultare e ritirare materiale informativo, proporre suggerimenti e avere informazioni.

“L’apertura della sede di Alessandria del mio comitato elettorale - ha dichiarato Daniele Borioli – è un passo in avanti per restare accanto ai cittadini ed avere un confronto con loro. Mi auguro che i comitati diventino un luogo per scambiare idee e proposte e per ricevere tutte le informazioni di cui gli elettori necessitano”.
Con quello di Alessandria, sono tre i comitati presenti sul territorio: a Valenza, in via Lega Lombarda 12, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; ad Acqui Terme, in Va Emilia 39 e aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Inaugurato il comitato acquese di Borioli

E’ stato inaugurato domenica mattina il nuovo comitato elettorale di Daniele Borioli ad Acqui Terme. Presenti i sindaci e gli amministratori locali dell’acquese e circa un centinaio di persone. Il nuovo comitato si trova in via Emilia 39 ed è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Qui cittadini possono ricevere informazioni sul candidato e sulla campagna elettorale, trovare materiale informativo e lasciare le proprie proposte per il futuro del Piemonte e dell’alessandrino.

“Un momento emozionante – ha detto Daniele Borioli inaugurando la sede – Queste sedi sul territorio vogliono essere un luogo in cui i cittadini possono trovare informazioni, ma anche lasciare le loro proposte e chiarire i propri dubbi sulle prospettive del loro territorio”.

Quello di Acqui Terme si aggiunge agli altri due comitati già aperti sul territorio: a Valenza, in via Lega Lombarda 12, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; ad Alessandria, nella storica sede del Cinema Moderno, in piazzetta della Lega, aperto tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19.

Il Piemonte farà ricorso alla corte costituzionale contro il decreto salva liste approvato dal governo per risolvere i suoi pasticci. Una decisione presa per ripristinare il principio che le regole vanno rispettate. una domanda: se a sbagliare nella consegna delle firme fosse stato il partito demcratico, o l'Italia dei valori, il governo avrebbe agito nello stesso modo?

giovedì 4 marzo 2010

Trenitalia taglia i treni del Sud

[da kataweb.it]

Trenitalia taglia i treni del Sud e in particolare quelli di Calabria e Sicilia: con il nuovo orario entrato in vigore il 1 °marzo, se da un lato sono partite nuove offerte per l'Alta velocità, dall'altro sono saltati 12 treni a lunga percorrenza. È la denuncia dell'Unione Nazionale Consumatori Calabria: "Nella distrazione di una classe politica che non ha proceduto ad una levata di scudi come in altre occasioni, Trenitalia S.p.A. - denuncia UNC Calabria - ha disposto la soppressione di ben 12 treni a lunga percorrenza che collegavano direttamente Reggio Calabria e la fascia ionica calabrese con Torino, Milano e viceversa. La versione ufficiale è quella della mancata produttività di tali collegamenti dovuti alla scarsa utenza, ma bisogna dire che il personale ferroviario in servizio su tale tratta ha smentito categoricamente tale versione dei fatti, sostenendo invece che nell'arco dell'anno , su questi treni si incontrano migliaia di utenti, viaggiatori abituali, che per ragioni di lavoro, di studio e familiari vivono sopratutto da pendolari, partendo per le destinazioni settentrionali la domenica sera e facendo rientro a casa il venerdì".

Il commento di Borioli riguardo:
Anche il Piemonte rientra purtroppo in questa mattanza. A Torino sono stati appena inseriti i due frecciarossa in più verso Milano che chiediamo da mesi. Peccato però che si sia persa ancora una volta l'occasione per risolvere il problema dei tagli ai treni di media e lunga percorrenza, che sono di esclusiva competenza nazionale. Infatti sono stati ulteriormente falcidiati i treni per il sud d'Italia. I due intercity notte, sopravvissuti al taglio forsennato operato sulle lunghe percorrenze a dicembre, che garantivano i collegamenti tra il Piemonte e la Calabria e tra il Piemonte e la Sicilia, sono stati accorpati in un unico treno notturno diretto a Palermo, con obbligo di cambio per chi è diretto a Reggio Calabria. Ancora una volta Trenitalia conferma di orientare le sue scelte di servizio solo per fare cassa, dimenticando del tutto il suo ruolo di operatore per i servizi universali che devono garantire i collegamenti nel Paese. E il Governo ne è evidentemente soddisfatto, considerato che i treni a lunga percorrenza vengono direttamente concordati tra azienda e Governo.
Stesso discorso vale per i treni tra Torino e Roma, attraverso il basso Piemonte, Asti e Alessandria, che sono stati praticamente eliminati dall'azienda a partire da dicembre e che, nonostante le reiterate richieste della Regione, dei comuni, e dei pendolari, non sembrano interessare all'azienda, né tanto meno al Governo. Ho infatti scritto a novembre al ministro Matteoli chiedendo un suo intervento sull'orario e al momento non ho ricevuto nemmeno due righe di risposta.
E’ triste constatare come il Governo sia costretto a pietire favori, con un ruolo del tutto subalterno, nei confronti di un’azienda da lui stesso controllata.

mercoledì 3 marzo 2010

Apre il comitato acquese per Borioli

Sarà aperto tutti i giorni il nuovo comitato elettorale di Acqui Terme di Daniele Borioli, candidato per il PD alle regionali del prossimo 28 e 29 marzo per Bresso presidente.Il comitato è in via Emilia 39, e sarà aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Qui cittadini potranno ricevere informazioni sul candidato e sulla campagna elettorale, trovare materiale informativo e lasciare le proprie proposte per il futuro del Piemonte e dell’alessandrino.

Quello di Acqui Terme si aggiunge agli altri due comitati già aperti sul territorio: a Valenza, in via Lega Lombarda 12, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; ad Alessandria, nella storica sede del Cinema Moderno, in piazzetta della Lega, aperto tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19.

Daniele Borioli è candidato per il Partito democratico alle elezioni regionali di fine marzo. Nato ad Alessandria l’8 maggio del 1957, Borioli è cresciuto e vive a Valenza insieme alla moglie Maria Grazia. Assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture della Giunta Bresso ha cominciato la sua carriera politica presto, ai tempi della scuola. Ma solo alla fine degli anni ottanta ha aderito a un partito, iniziando nel 1990 la sua esperienza amministrativa in consiglio provinciale.

Nel 1995 è diventato vicepresidente della giunta provinciale guidata da Fabrizio Palenzona, e come assessore ai lavori pubblici ha condotto l’opera di ricostruzione dopo la tragica alluvione del 1994.

“Dieci anni di esperienza in Provincia – spiega - mi hanno permesso di conoscere il mio territorio, di vederne i pregi e le potenzialità, di individuarne le debolezze e di pensare al suo futuro con uno sguardo d’insieme. Quello che ci vuole per fare davvero di Alessandria una provincia d’Europa. Questo sguardo ho cercato di portarlo con me, nei miei cinque anni al governo della Regione, dal 2005 ad oggi. Essere alessandrino, vivere in un territorio abituato a pensarsi come crocevia del mondo, mi ha aiutato a vedere il Piemonte come un grande territorio capace di unire energie, uomini e idee molto oltre i propri confini. Voglio continuare a lavorare per la mia terra insieme a Mercedes Bresso per rendere il Piemonte più competitivo, più equo e sicuro per tutti”.

Per info stampa@danieleborioli.it

lunedì 1 marzo 2010

Rimborso diretto per gli utenti delle linee sovraregionali, gare e class action

BORIOLI INCONTRA I PENDOLARI AD ACQUI

Un sistema di rimborso diretto Regione-pendolari per intervenire direttamente su agevolazioni e rimborsi anche verso gli utenti piemontesi che usano servizi non direttamente messi a contratto dalla nostra Regione. Un fondo che si aggiunge al bonus per gli abbonati regionali, per rimborsare i piemontesi che usano le linee di competenza di altre Regioni, o per intervenire con agevolazioni per gli abbonati di Intercity ed Eurostar City
.
Sostegno agli utenti che vorranno avviare un'azione di class-action per i disservizi subiti.
Questo il pacchetto di proposte che ha lanciato venerdì sera Daniele Borioli, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, incontrando i tantissimi pendolari riuniti ad Acqui Terme. L'incontro, convocato dall'associazione pendolari dell'acquese, è stato anche l'occasione per fare un primo bilancio dell'iniziativa intrapresa dalla Regione Piemonte, unica in Italia, di avviare le gare per il trasporto ferroviario regionale.
"La scelta di avviare le gare - ha spiegato Borioli - ci mette all'avanguardia in Italia e al passo con l'Europa, risponde positivamente alle indicazioni dell'Antitrust, favorisce la concorrenza e sradica anni di monopolio che hanno ridotto le ferrovie italiane nelle attuali cattive condizioni. Chi vincerà dovrà mettere sui binari tutti treni nuovi, con un miglioramento notevole sotto il profilo della puntualità, dell'affidabilità e del confort. E abbiamo voluto che la carta dei servizi, concordata con associazione dei pendolari e dei consumatori, sia parte integrante e sostanziale del capitolato d'appalto".

Nuovi fondi per lo sviluppo delle terme


Borioli: “Un’iniezione di fiducia per il nostro territorio”

La Giunta regionale ha approvato, oggi, l’istituzione di un nuovo fondo di rotazione, da oltre 4 milioni di euro, per lo sviluppo del termalismo piemontese: servirà a finanziare le piccole e medie imprese che gestiscono impianti termali e strutture alberghiere in comuni termali.

"Si tratta di uno stanziamento – spiega Daniele Borioli - che si aggiunge ai moltissimi attivati dalla Regione Piemonte in questi anni per favorire il comparto turistico, oltre 12 milioni di euro solo nell’alessandrino. Credo che questo ulteriore contributo possa rappresentare, in particolare per il termalismo, una nuova iniezione di coraggio per rilanciare un settore che ha enormi potenzialità di sviluppo sul nostro territorio se si pensa che negli ultimi anni i turisti nell’alessandrino sono cresciuti del 30%, raggiungendo le 600 mila presenze l’anno ".

Il fondo fa parte del più ampio fondo di rotazione per il sostegno e lo sviluppo dell’imprenditoria turistica piemontese, nato nel 2009 con una dotazione di 22 milioni di euro e implementato, stamattina, dalla Giunta regionale con altri 13,2 milioni di euro.

Gestito da Finpiemonte, prevede un piano di ammortamento di 5 o 8 anni con tassi agevolati e a tasso zero fino al 70% della somma finanziata.

Uno strumento per sostenere e promuovere lo sviluppo di un comparto che vale in Piemonte più di 6 miliardi di euro, con un'incidenza di oltre il 5% sul PIL regionale.

Ad oggi sono 7 le imprese alessandrine di Acqui Terme, Terruggia, Novi Ligure, Castellazzo Bormida, Strevi, Quattordio e Ovada che hanno già usufruito del fondo.

1 marzo, 2010

Immigrati, il giorno della protesta da Milano a Napoli, migliaia in corteo

[da repubblica.it]
"Non siamo criminali, non siamo clandestini, ecco a voi i nuovi cittadini". Lo slogan parte dal centro di Milano, rimbalza a Roma e arriva a Rosarno. Viaggia sull'onda dei tamburi delle tante manifestazioni di questo "Primo marzo. Una giornata senza di noi". Sessanta città italiane, 50mila membri su Facebook, decine di migliaia di cittadini italiani e stranieri in piazza per partecipare all'iniziativa "24 ore senza di noi", promossa contro il razzismo e per i diritti dei quasi 5 milioni di cittadini di origine straniera che vivono e lavorano in Italia.

Il corteo più grande è quello di Napoli dove a sfilare sono quasi in 20mila. In piazza le maggiori comunità straniere, dal Bangladesh al Burkina Faso, dal Marocco al Senegal. In contemporanea altre manifestazioni occupano le strade delle città francesi, spagnole e greche.

A Roma, con Legambiente centinaia di rifugiati e richiedenti asilo insieme ai volontari hanno ripulito il parco di Colle Oppio. Un gruppo di immigrati ha manifestato sotto la sede dell'Inps, chiedendo che vengano restituiti ai lavoratori stranieri che decidono di tornare in patria i contributi versati per gli anni lavorati in Italia. In testa al corteo del pomeriggio ci sono gli immigrati di Rosarno. Mentre un maxi-divieto di accesso, con sotto
la scritta "Eccetto per gli studenti bianchi, ricchi e italiani" è lo striscione esposto davanti alla sede del ministero dell'Istruzione, da alcuni studenti universitari dei collettivi durante un blitz sulle scale dell'edificio.

A centinaia hanno sfilato anche per le vie di Milano: "Basta razzismo, siamo i nuovi cittadini, le vostre pensioni le paghiamo noi". E' uno degli slogan gridati nel corso del corteo. Racconta Emanuel, 34 anni del Camerun, dipendente di un grande albergo: "Sono a Milano da sei anni e da sei anni in metropolitana vengo guardato con disprezzo. I motivi di questa manifestazione sono tanti, il punto è che non veniamo considerati come cittadini".

Il giallo è il colore della giornata di "sciopero" degli immigrati. Ad Ancona la manifestazione è culminata in un comizio in piazza Rona. Alexandre Rossi, brasiliano con cittadinanza italiana, referente del comitato Primo marzo ha denunciato la politica di non gestione del fenomeno migratorio seguita dal governo: "Si vogliono cacciare gli stranieri quando il 20% della ricchezza del Paese viene proprio dal contributo dei lavoratori extracomunitari".

In giro per Trieste a cercare scritte razziste sui muri per cancellarle: è invece l'iniziativa promossa, nel capoluogo giuliano, in occasione dello sciopero degli immigrati.

La giornata è stata anche occasione di denuncia. A Caserta i giovani del centro sociale Insurgencia hanno mostrato un video al direttore generale dell'Azienda trasporto pubblico, nel quale si vede che molti autisti dei mezzi pubblici, su alcune linee, in particolare la M1N, la M1B e M4, non effettuano le fermate lungo il percorso se in attesa ci sono solo immigrati.

A Perugia il corteo - composto in gran parte da immigrati - è partito da piazza Italia, ha percorso corso Vannucci e in piazza IV Novembre si è svolta la manifestazione conclusiva. Presente, fra gli altri, il sindaco Wladimiro Boccali. Molti gli striscioni e i cartelli con frasi come: "No al razzismo istituzionale", "Italiani e migranti per una nuova cittadinanza", "Troppa intelligenza nessun diritto", "Siamo tutti cittadini".

Per il vescovo di Terni, mons. Vincenzo Paglia, lo sciopero è "una manifestazione particolarmente significativa, perché mostra quella indispensabile integrazione o convivenza che semina il futuro della nostra società".

Intanto la Lega Nord ha deciso di organizzare per domani, a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, una contromanifestazione in risposta allo sciopero di oggi proclamato dagli immigrati.
Inaugurato ieri, alle ore 16.00, in via Faà di Bruno, il comitato elettorale di Mercedes Bresso.

venerdì 26 febbraio 2010

Daniele Borioli interviene a proposito del colpo di mano della maggioranza

Approvato dal senato con 134 a favore, 99 contrari e 4 astenuti il decreto che taglia i contributi alle emittenti radiotelevisive. Salvati i giornali di partito. A rischio non solo la pluralità di informazione ma anche decine di posti di lavoro.

Bavaglio all'informazione radiotelevisiva italiana. Il decreto mille proroghe è legge. Tagliati i contributi all'editoria a radio e tv, ripristinati invece quelli a giornali di partito, cooperative vere o presunte dei giornalisti, testate no profit. L'informazione nel nostro paese è da oggi ancora meno libera. L'approvazione ha avuto l'appoggio incondizionato della maggioranza, nonostante solo questa mattina fosse stata promessa una modifica in senso contrario da parte del viceministro Paolo Romani. A rischio posti di lavoro, ma soprattutto l'informazione nel nostro paese.

"Sostengo ovviamente il grido d'allarme contro un'atto che intende mettere a tacere una rete di preziosa informazione locale e rappresenta un gravissimo attacco alla professionalità e al lavoro di migliaia di giornalisti che in questi anni hanno alimentato la realtà dell'emittenza locale garantendo un sistema capillare di informazione da e per il territorio. Forse questo governo vuole ridurre il prezioso patrimonio delle tv locali a televendite e liscio, annullando del tutto la filiera dell'informazione che si è radicata in questi anni. E' l'ennesima prova di come ancora una volta questo governo parli di federalismo quando conviene, ma si comporti poi all'opposto penalizzando le realta' locali e il sistema informativo che esse sono in grado di garantire." DANIELE BORIOLI

Aprono i comitati per Borioli

Saranno aperti tutti i giorni, a partire da domani, i comitato elettorali di Daniele Borioli, candidato per il PD alle regionali del prossimo 28 e 29 marzo per Bresso presidente.

Il comitato di Valenza è in via Lega Lombarda 12 e sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Quello di Alessandria, nella storica sede del Cinema Moderno, in piazzetta della Lega, sarà aperto tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19.

Qui cittadini potranno ricevere informazioni, trovare materiale informativo e lasciare le proprie proposte per il futuro del Piemonte e dell’alessandrino.

“Ho 53 anni – ha dichiarato Borioli – da tempo ho dedicato il mio impegno e il mio lavoro al mio territorio e voglio continuare a lavorare per la mia terra insieme a Mercedes Bresso per rendere il Piemonte più competitivo, più equo e sicuro per tutti”.

Nato ad Alessandria l’8 maggio del 1957, Daniele Borioli è cresciuto e vive a Valenza insieme alla moglie Maria Grazia. Assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture della Giunta Bresso ha cominciato la sua carriera politica presto, ai tempi della scuola. Ma solo alla fine degli anni ottanta ha aderito a un partito, iniziando nel 1990 la sua esperienza amministrativa in consiglio provinciale.

Nel 1995 è diventato vicepresidente della giunta provinciale guidata da Fabrizio Palenzona, e come assessore ai lavori pubblici ha condotto l’opera di ricostruzione dopo la tragica alluvione del 1994.

“Dieci anni di esperienza in Provincia – spiega - mi hanno permesso di conoscere il mio territorio, di vederne i pregi e le potenzialità, di individuarne le debolezze e di pensare al suo futuro con uno sguardo d’insieme. Quello che ci vuole per fare davvero di Alessandria una provincia d’Europa. Questo sguardo ho cercato di portarlo con me, nei miei cinque anni al governo della Regione, dal 2005 ad oggi. Essere alessandrino, vivere in un territorio abituato a pensarsi come crocevia del mondo, mi ha aiutato a vedere il Piemonte come un grande territorio capace di unire energie, uomini e idee molto oltre i propri confini”.

Le nostre priorità

La casa è un diritto fondamentale di tutti. L'impegno a realizzare nuove case di edilizia popolare e convenzionata e a mantenere il decoro del patrimonio già esistente è, perciò, una questione di primaria importanza. Come Regione Piemonte abbiamo fatto uno sforzo notevole per aiutare le famiglie e i giovani piemontesi ad avere una casa.

Abbiamo varato un piano di edilizia del valore di oltre 750 milioni di euro per tutto il Piemonte, che produrrà 10.000 nuovi alloggi entro il 2012. Il piano complessivo è realizzato in più programmi, due dei quali già in corso di realizzazione.

Nella provincia di Alessandria sono circa 850 i nuovi alloggi che saranno pronti entro il 2012 per un investimento totale di oltre 76 milioni di euro.

Sono convinto che il diritto alla casa debba essere uno dei cardini della nostra società, soprattutto in un momento di profonda crisi economica e sociale come quello che il paese sta attraversando. Casa significa sicurezza per la famiglia, per i giovani che vogliono costruirne una e per gli anziani. Per questo abbiamo investito su un piano per la realizzazione di alloggi convenzionati assicurando così a tutti un luogo sicuro da chiamare casa.

In particolare nell’alessandrino il programma prevede la costruzione degli alloggi nei comuni centro zona e in vari altri comuni, secondo un piano così articolato:

- Contratti di quartiere: 18 milioni di euro per 143 alloggi

- Piano casa I° biennio: 30 milioni di euro per 425 alloggi

- Piano casa II° biennio: 28 milioni di euro per 287 alloggi

Intendiamo, inoltre, nei prossimi anni, destinare più risorse alla manutenzione straordinaria e all’adeguamento del patrimonio già esistente, perché diritto alla casa vuol dire fare nuovi alloggi per chi non li ha, ma anche garantire condizioni decorose a chi la casa ce l’ha già.

Il mio lavoro per la mia terra

Abbiamo alle spalle un anno difficile, durante il quale abbiamo vissuto una crisi che ha picchiato duro su moltissime imprese e su migliaia di lavoratori.
La Regione Piemonte è stata in prima linea a difesa delle fasce sociali più esposte; ha finanziato la cassa integrazione e difeso il tessuto produttivo della piccole e medie imprese, sostenendo e assicurando il credito su tutto il territorio e anche in provincia di Alessandria.

Pur nelle difficoltà abbiamo però voluto guardare oltre la tempesta che ci ha colpito, investendo perché il Piemonte e i Piemontesi si trovino pronti, quando l'onda più violenta della crisi sarà passata, ad affrontare la ripresa con rinnovato slancio. Uno slancio al quale questo territorio potrà dare la spinta decisiva. Anche a partire dalla sua strategica collocazione geografica.

Come assessore regionale, e come alessandrino, ho lavorato per dare concretezza a queste potenzialità. Portando con me la dote indispensabile per un Piemonte che guarda avanti, con passione.

Daniele Borioli

Chi sono

Sono nato ad Alessandria l’8 maggio 1957. E sono cresciuto a Valenza, la città degli orefici, dove tuttora vivo. Mia moglie, Maria Grazia, fa con grande passione e intelligenza un lavoro importante: l’insegnante elementare.

Dalla mia famiglia e dalla mia città ho imparato il valore del lavoro, nel quale si esprimono le capacità e la dignità della persona. E, insieme, l’importanza di quello spirito solidale che ha permesso alla nostra comunità di crescere, accogliendo e integrando chi nel corso del tempo è arrivato tra noi alla ricerca di una vita migliore.

Ho coltivato a lungo la passione per la storiografia, prima come studente e poi come ricercatore e pubblicista. In particolare, concentrando il mio lavoro sulla storia dell’Italia tra il fascismo e la resistenza.

Il mio impegno politico è cominciato presto, ai tempi della scuola. Ma solo alla fine degli anni ottanta ho aderito a un partito, iniziando nel 1990 la mia esperienza amministrativa in consiglio provinciale.

Nel 1995 sono diventato vicepresidente della giunta provinciale guidata da Fabrizio Palenzona, e come assessore ai lavori pubblici ho condotto l’opera di ricostruzione dopo la tragica alluvione del 1994.

Dieci anni di esperienza in Provincia mi hanno permesso di conoscere il mio territorio, di vederne i pregi e le potenzialità, di individuarne le debolezze e di pensare al suo futuro con sguardo alto. Quello che ci vuole per fare davvero di Alessandria una provincia d’Europa.

Questo sguardo ho cercato di portarlo con me, nei miei cinque anni al governo della Regione, dal 2005 ad oggi. Essere alessandrino, essere abituato a pensarsi come crocevia del mondo, mi ha aiutato a vedere il Piemonte come un grande territorio capace di unire energie, uomini e idee molto oltre i propri confini.

Naturalmente, coltivo anche altri interessi. Il cinema, mio grande amore da sempre. La musica, classica e rock (tutto!). La lettura, i gialli recente passione, la memorialistica e la narrativa legate alla vicenda della shoah. E lo sport, sempre più visto e meno praticato, con l’inesorabile passare degli anni.